giovedì 5 marzo 2009

Eraserhead


Il film in questione è "Eraserhead - La mente che cancella" di David Lynch del 1977.

Primo lungometraggio del regista americano, gli è costato oltre 4 anni della sua vita e ripetuti pesci in faccia dei produttori, i quali non ritenevano evidentemente il suo genio alla portata di tutti.
Nonostante queste difficoltà il lavoro fu portato a termine e ne valse la pena in fin dei conti, visto che nel 2004 la Library of Congress statunitense l'ha dichiarato "culturalmente significativo" e selezionato per la conservazione dal National Film Registry, entrando a pieno diritto nella hall of fame riservata alle opere degne di conservazione e preservazione per i posteri, a testimonianza della cultura del secolo appena passato.


Un'ora e mezzo di delirio onirico-visionario degno del migliore surrealismo. Il film non ha una trama delineata e neanche uno spirito utilitaristico, perciò è considerato di difficile interpretazione. Harry Spencer, un inquieto uomo dalla capigliatura stravagante ma vestito impeccabilmente vaga, all'inizio della proiezione, in un luogo insano, tetro e anch'esso non ben definito. Dopo la scena iniziale Henry si reca a casa della sua fidanzata Mary, altro personaggio se possibile ancor più "instabile" di Henry stesso. All'interno del piccolissimo e squallido appartamento si svolge una scena per il mio modesto parere memorabile, che sorprende e scuote l'anima continuamente. Altri elementi presenti nella pellicola: il pollo meccanico che muove gli arti posteriori e espelle un liquido, il teatrino dentro il termosifone nel quale si esibisce una signorina disgustosamente deformata, Mary che partorisce cervelli e feti deformi (poi questo si rivelerà un sogno), il "figlio" che nasce dalla relazione fra i due, un essere simile all'alieno di American Dad, ma di gran lunga più ripugnante, Mary che lascia Henry solo tutta la notte con il figlio, dopo che quest'ultimo l'aveva straziata con i suoi lamenti, Henry che sprofonda in un liquido bianco nel suo stesso letto mentre fa l'amore con la donna tentatrice che sta nell'appartamento di fronte, Henry che perde la testa, la quale viene raccolta da un ragazzino che la consegna a un uomo per trasformarla in gomma da cancellare (altra scena impressionante), Henry che si sveglia e decide di uccidere il figlio in un'altra scena eccessivamente ripugnante, infine Henry che finisce dentro al termosifone e viene a contatto con la ragazza deforme. La scena finale con lo schermo che diventa improvvisamente bianco come l'ambiente circostante e successivamente tutto nero.

Importante mantenere sempre la solita linea se si intende affrontare Eraserhead: non chiedersi il perchè, non farsi domande, ma lasciarsi bombardare passivamente dal genio di Lynch, che non vuole spiegarci niente, ma solo illustrarci delle sue visioni tramite video. Fantastico.



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