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Dunque, oggi sono stato all'Artemio Franchi in quel di Firenze per gustarmi l'ultima partita di questo campionato contro il Milan. Non tornavo allo stadio da molto tempo e altrettanto ne passerà prima di tornarci nuovamente.

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In questi giorni mi passano per la testa idee stravaganti, sconvolgenti, impensabili, impreviste e strane. Non mi lasciano dormire mai, mi peggiorano la salute e mi fanno distogliere l'attenzione dalle cose importanti della vita, casomai ce ne fossero.
Si può dire che mi sento in gabbia come un pappagallino, incatenato come un cane fuori da un bar, intrappolato come i protagonisti di "The cube". Ecco, la sensazione è proprio quella. Molto fastidiosa. Purtroppo (o per fortuna, dipende dal punto di vista) il mio cervellino lavora molto e continuatamente e alla lunga può risultare very fastidioso e seccante.
In ogni caso non mi lamento perchè non bisogna lamentarsi nella vita, visto che c'è sempre qualcuno che sta peggio di te; non penso a cose brutte perchè bisogna sempre pensare in positivo e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, perchè almeno dentro c'è la parola "pieno" che a dire il vero di rassicurante ha ben poco.
In pratica faccio/concepisco cose che non farei/concepirei mai se non fossi condizionato/influenzato/represso da qualcuno/qualcosa/questa-società-di-merda-e-tutti-i-suoi-adepti.
Davvero una condizione non invidiabile.